numero Sfoglia:401 Autore:Editor del sito Pubblica Time: 2017-08-09 Origine:motorizzato
Ogni volta che bisogna piegare un nuovo pezzo, sembra sempre esserci un piccolo dubbio: 'avremo abbastanza tonnellaggio per piegarlo?'
Piegare la lamiera significa rompere la struttura molecolare del metallo. L'idea è quella di fornire almeno energia sufficiente per ottenere la 'deformazione plastica'. Questo tipo di deformazione, a differenza della deformazione elastica, è irreversibile perché la struttura molecolare è cambiata.
Il nostro calcolatore della soluzione di piegatura può essere di grande aiuto quando si cerca di calcolare il tonnellaggio richiesto per piegare il metallo per ottenere la deformazione plastica.
Mentre ED (Deformazione Elastica) consente al materiale di ritornare alla sua forma originale, PD (Deformazione Plastica) implica che alcune fibre del nostro materiale hanno cambiato struttura, pertanto il materiale non tornerà completamente alla sua forma originale.
Il PD è fondamentalmente ciò che tutti noi vogliamo ottenere quando ci pieghiamo sulle presse piegatrici. Ad occhio nudo, a volte può essere difficile dire se la PD è stata raggiunta.
Non esitate a contattarci se avete domande tecniche sulla piegatura dei metalli.
Immagina che la nostra lamiera sia un ponte che corre sopra la nostra matrice. Dobbiamo sapere quanto carico può sostenere questo ponte...
A differenza di un ponte, dobbiamo superare il carico massimo! Questo è ciò che piega il metallo.
La prima cosa da tenere a mente quando si calcola il tonnellaggio richiesto per piegare un determinato materiale è che non è il valore totale che conta, ma la tonnellata. Significa tonnellate/piede o tonnellate/metro.
Il secondo aspetto più importante da tenere presente è che la lunghezza della pressa piegatrice è irrilevante ai nostri calcoli, quello che conta è la lunghezza della lamiera che intendiamo piegare.
Esempio semplice:
Dobbiamo piegare 1,5 metri di ¼ di acciaio dolce.
Utilizzeremo un'apertura a V di 50mm (circa 2).
Applicheremo 85 tonnellate… che significa circa 56 tonnellate/metro.
Questa velocità, infatti, piegherà il materiale, ma pensiamo a quanto segue:
D) Cosa accadrebbe se cambiassimo la lunghezza a 3 metri?
R) Se continuiamo ad applicare 85 tonnellate applicheremo circa 28 tonnellate/metro... quindi il nostro materiale non si piegherà.
D) Cosa accadrebbe se cambiassimo la lunghezza a 0,5 metri?
R) Se continuiamo ad applicare 85 tonnellate, applicheremo circa 170 tonnellate/metro... che probabilmente danneggeranno i nostri utensili e la nostra pressa piegatrice.
Torniamo al nostro confronto sul bridge. La matematica e l'ingegneria ci hanno fornito un'equazione che possiamo utilizzare per trovare il carico massimo (o tonnellaggio).
Quando si progetta un ponte l'intenzione è conoscere il carico massimo che la parte centrale del ponte può sopportare.
Noi, invece, vogliamo superare quel carico massimo.
Calcolo del pressa piegatrice Il tonnellaggio necessario per piegare una parte implica considerare diversi fattori, tra cui il tipo di materiale, lo spessore, la lunghezza della parte e il raggio di piegatura.
Partendo da una semplice formula che gli ingegneri utilizzano per calcolare il carico massimo che un ponte può sopportare, possiamo aggiungere un fattore per il limite che supereremo intenzionalmente.
Tonnellate per metro (t/m) = Spessore (in mm)⊃2; x 1,65 x UTS (in Kg/mm²) / Apertura V (in mm)
Il numero 1,65 è determinato dall'attrito di un certo materiale (che nel nostro caso è metallo) per determinare quando il ponte cade.
Senza il fattore 1,65 questa stessa formula indicherebbe l'esatto carico massimo che il nostro ponte in lamiera può supportare.